Come sapete, sui miei computer utilizzo ormai da tempo Linux Mint: si tratta al momento della distribuzione più usata, di parecchio superiore in classifica a Manjaro, Debian e Ubuntu (fonte: DistroWatch). Lo considero un sistema operativo stabile, veloce, estremamente bello graficamente e ricco di numerose funzionalità che ne rendono l’uso quotidiano veramente semplice e immediato, sicuramente – ma questa è una mia personalissima opinione – molto più di Windows 10, che pure conosco e “pratico” regolarmente.
Con il nuovo anno la distribuzione sviluppata da Clement Lefebvre è giunta alla versione 18.3, denominata Sylvia – secondo la tradizione di dare un nome di donna ad ogni nuovo rilascio, cambiandone l’iniziale per ciascuna major release –: da ieri, ho provveduto ad aggiornare i miei computer appunto a questa versione.
Mint Sylvia mantiene tutte le caratteristiche di spicco che ne fanno la distribuzione più usata ed è una LTS, cioè una versione con supporto a lungo termine, fino al 2021. In più, aggiunge alcune funzionalità che la rendono ancora migliore della precedente 18.2: in particolare, è stato completamente rinnovato il Gestore Applicazioni, che ora ricorda molto gli app store dei vari sistemi mobile ed è più intuitivo (anche sei io continuo a preferire e usare il buon “vecchio” Synaptic per la gestione dei pacchetti); sono poi stati introdotti alcuni software di sicura utilità, tra i quali cito WhatsApp Desktop (applicazione non ufficiale ma che funziona davvero bene); altri sono stati rivisti, come Timeshift, programma per creare degli snapshot del sistema operativo per ripristinarlo in caso di problemi. Molte altre caratteristiche sono “sotto il cofano” come si dice in gergo informatico.
Dal mio punto di vista, Mint resta una distribuzione di spicco, in assoluto la mia preferita. Per tutto quanto, andate sul sito di Linux Mint.
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