Una professione innovativa
per un’esigenza sempre più diffusa
La mia attività di consulenza si rivolge alle famiglie di bambini e ragazzi che presentano difficoltà nello studio e, in particolare, che hanno ottenuto una diagnosi di disturbi dell’apprendimento.
Idealmente, i genitori possono rivolgersi a me in due situazioni distinte.
La prima ipotesi è quella in cui il figlio presenta difficoltà in ambito scolastico: fatica a studiare e a svolgere i compiti, fatica a seguire le lezioni, non ha un metodo di studio adeguato, i risultati sono scarsi e via di seguito. I genitori, in questo caso, hanno la possibilità di servirsi della mia competenza per indagare insieme le cause di tali difficoltà e intervenire nella maniera più efficace, attivando se necessario un percorso di sostegno nello studio e inviando il bambino o ragazzo ai professionisti competenti (logopedista, psicologo, neuropsichiatra infantile) per approfondire le cause del problema rilevato, anche al fine di procedere con una valutazione diagnostica per confermare o scongiurare la presenza di disturbi organici.
La seconda ipotesi — che, al momento, costituisce la realtà prevalente del mio lavoro — è quella in cui un bambino o un ragazzo abbia già ottenuto una diagnosi di DSA: in questo caso, io divento un consulente globale, una sorta di “guida”, di appoggio alla famiglia per tutto quanto viene dopo la consapevolezza della presenza di un disturbo dell’apprendimento.
È un dato di fatto, se ci pensiamo, che al termine del lungo percorso di valutazione, una volta ricevuta la diagnosi, la famiglia viene letteralmente abbandonata a se stessa: spetta ai genitori attivare con la scuola le procedure per il riconoscimento del disturbo, mantenere attiva la rete costituita dai vari professionisti, informarsi, leggere, scoprire…
Ma, anche, spetta ai genitori il non facile compito di sostenere il proprio figlio con DSA, aiutandolo a studiare, trovando per lui le migliori strategie di lavoro, procurargli il computer se previsto e cercare (e poi anche insegnargli a usare) software a lui utili per lavorare al meglio.
Senza dimenticare, infine, che quasi mai i genitori sono a conoscenza di tutti i diritti che la legge riconosce al proprio figlio con diagnosi di DSA, primo tra tutti quello di ottenere — in presenza di determinati requisiti da valutare caso per caso — un’indennità mensile di frequenza per tutta la durata del percorso scolastico, paragonabile all’assegno di accompagnamento per gli invalidi civili.
Ecco allora che avere accanto un consulente in grado di accompagnare, suggerire, sostenere, indirizzare i minori con DSA e i loro genitori diventa, secondo me, una risorsa veramente interessante. Per questo, il mio lavoro consiste nell’offrire:
Si tratta di esempi; la lista può essere integrata e personalizzata con qualunque altra attività che sia utile allo scopo di aiutare un ragazzo con difficoltà nello studio o un vero e proprio disturbo dell’apprendimento e la sua famiglia.
In particolare, coniugando le mie competenze professionali alla pluriennale passione per l’informatica, mi sono specializzato e mi tengo costantemente aggiornato sui software maggiormente
utilizzati nell’ambito dell’inclusione scolastica, indicati come strumenti compensativi per gli alunni con DSA.
Pertanto, sono in grado di consigliare ai ragazzi e ai loro genitori i programmi più opportuni in base alle specifiche difficoltà, di installarli sul computer personale a disposizione,
di insegnarne l’uso con percorsi di sostegno allo studio tramite computer.
La mia è certamente una professione innovativa, forse io sono un pioniere in questo settore, almeno nella nostra regione; una professione, però, che sicuramente può dare risposta a un’esigenza sempre più diffusa.