Dopo il giretto di prova su per Senin e Porossan che ho raccontato in questo articolo, vi ho detto che avrei però voluto testare la batteria ricellata (e quindi praticamente nuova) della mia e-bike su un percorso più lungo; e che per il fine settimana prevedevo di andare a Ollomont. Beh, la meta è poi cambiata: con Simone abbiamo deciso di provarne una ancora più impegnativa, che prevedeva però tappe intermedie nel caso in cui la batteria non avesse retto e quindi dovessimo fermarci a mangiare in un posto diverso.
Abbiamo quindi optato per raggiungere la diga di Place Moulin, dove io sono stato già alcune volte ma ovviamente sempre in auto, per poi percorrere il sentiero che costeggia il lago e termina al villaggio di Prarayer e concludere con un degno pranzo. L’idea di arrivarci in bici mi stuzzicava non poco, ma francamente non potevo essere certo che la batteria “tenesse” per più di 30 chilometri — ce ne sono circa 35 da casa alla diga —, soprattutto perché il percorso è interamente in salita, con pendenze decisamente impegnative, così che avrei viaggiato costantemente in pedalata assistita.
Siamo partiti intorno alle 10 di sabato 7: il bollettino meteo non era favorevole e prevedeva temporali dopo le 16; certi che per quell’ora saremmo stati a casa, dotati di k-way ci siamo messi in viaggio. Questa volta siamo saliti da Rue de la Rochère (quella dell’Institut Agricole) e abbiamo percorso Viale delle Betulle nella sua interezza, per poi inserirci su Viale Gran San Bernardo; abbiamo quindi raggiunto Variney poi Valpelline, abbiamo superato Oyace e siamo arrivati a Bionaz; infine, imboccata a sinistra la strada in costante salita, abbiamo finalmente raggiunto la diga intorno alle 13.30.
Già dopo Oyace il clima è cambiato radicalmente: il sole che ci aveva accompagnati da Aosta è scomparso e minacciosi nuvoloni neri ci hanno accolti nel cuore della Cumba Freida, insieme a un vento gelido che, malgrado stessimo pedalando e faticando non poco, ci ha costretti a indossare i k-way per il resto del tragitto. Ma alla diga ci siamo arrivati; meglio: io ci sono arrivato, perché che ci arrivasse Simone con la bici da corsa nessuno lo metteva in dubbio!
Allora, tiriamo un po’ le somme. Ho viaggiato con il motore sempre attivo — tranne per pochi chilometri dove la strada è in piano o in lieve discesa —, a livello 1 ma prevalentemente 2 e talvolta anche 3; ho però lavorato anche parecchio di gambe e usato praticamente sempre il 1° rapporto al cambio. La batteria ha tenuto per tutti i 33 km del viaggio di andata, con l’indicatore che ha iniziato a segnare scarica completa a meno di 200 metri dalla diga. Dunque, un successo! I 12 Ah fanno sicuramente il loro dovere e l’autonomia adesso mi consente percorsi lunghi e impegnativi.
Non solo. Soltanto adesso che ho la batteria ricellata mi sono reso conto che, evidentemente, quella precedente — anche a bici nuova appena acquistata — aveva già qualche problema. Mai, infatti, l’indicatore sul computer di bordo era riuscito a indicarne correttamente la scarica in maniera graduale, ma dopo un po’ che segnava due tacche si spegneva del tutto, non consentendomi di sapere con precisione quanta autonomia mi rimanesse. Invece, adesso le tacche scendono una dopo l’altra e, quando non ne rimangono, l’indicatore lampeggia segnalandomi (per tempo!) che l’autonomia sta per finire.
Una nota folkloristica sul nostro viaggio. Arrivati alla diga abbiamo deciso di scendere e fermarci a mangiare al ristorante del Lago Lexert. Ci siamo arrivati alle 14: nonostante il cielo sempre nuvoloso, fiduciosi nell’attendibilità del bollettino meteo ci siamo messi a tavola e abbiamo divorato una superba seupa à la Vapellenentse — e come avremmo potuto esimerci? Alle 15 in punto siamo usciti dal ristorante, e alle 15 in punto ha iniziato a tuonare e, subito dopo, a piovere. Abbiamo preso pioggia (anzi, un vero e proprio diluvio…) da Oyace fino a casa, fermandoci solo qualche minuto a Signayes perché proprio non vedevamo più la strada. Una bella lavata, niente da dire, che ha concluso un viaggio di oltre 67 km privo però di problemi o incidenti.
Statistiche del percorso
Distanza percorsa | 67,42 km | Altitudine minima | 617 m |
Tempo di corsa | 03:17:16 | Altitudine massima | 2033 m |
Velocità media | 15,1 km/h | Ritmo netto | 00:03:58 tempo/km |
Velocità massima | 48,3 km/h | Tempo totale | 04:04:35 |
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