Ormai da parecchio tempo utilizzo una specifica modalità di lavoro con i bambini e i ragazzi che si approcciano per la prima volta al computer come strumento compensativo per i propri disturbi dell’apprendimento: per fare in modo che imparino a digitare correttamente e rapidamente sulla tastiera, propongo il software 10dita di Francesco Frascolla. Questo programma è molto facile da usare, si presenta con elementi molto grandi e colorati, tiene traccia dei progressi dell’utente e lo stimola con una classifica delle prestazioni: caratteristiche che lo rendono adatto soprattutto ai bambini della scuola primaria.
Ai ragazzi della scuola secondaria di primo grado faccio invece usare TutoreDattilo di Claudio Gucchierato, che reputo più confacente alla loro età. Poiché, però, lo scopo di un ragazzo che inizia a usare il computer quando frequenta già le medie o addirittura le scuole superiori è soprattutto digitare velocemente, senza necessariamente servirsi di tutte le dieci dita, propongo questo programma non tanto per apprendere, appunto, a scrivere con tutte le dita, bensì per allenarsi a scrivere rapidamente e il più correttamente possibile, memorizzando la posizione dei tasti più che l’abbinamento tasto-dito. Non sarà un metodo ortodosso, tuttavia funziona e consente il raggiungimento dell’obiettivo in tempi relativamente brevi. Peraltro, la mia personale esperienza racconta di un Andrea di nove-dieci anni che batteva i tasti di una Olivetti Lettera DL con due dita (gli indici di ciascuna mano), sempre più rapidamente, finché poi, usando il computer quotidianamente, è riuscito a usare, se non tutte e dieci, almeno sei-otto dita.
Un dubbio ultimamente mi è sorto vedendo una bambina che frequenta il mio studio annoiarsi nell’usare 10dita. Non solo: quasi tutti i bambini, ad un certo punto, faticano a ricordare gli abbinamenti tasti-dita – quando, cioè, ciascun dito inizia a digitare molti tasti –, per cui o perdono interesse, o proseguono negli esercizi con dita diverse. Allora mi sono chiesto se, lavorando con soggetti che presentano disturbi dell’apprendimento, non sia più opportuno – senza fare distinzione di età – proporre a tutti il software di allenamento all’uso della tastiera nella modalità “scrivo velocemente” anziché in quella “uso tutte le dita”. In questo caso, anche i bambini della scuola primaria acquisirebbero maggior velocità, certo a scapito dell’apprendimento della dattilografia vera e propria, ma con tempi sicuramente più brevi. Se questo è lo scopo, allora il software secondo me più adatto è TutoreDattilo, perché offre un simpatico paragone della propria prestazione con un animale dal più lento (la lumaca) al più veloce (il leprotto), fornendo così un riscontro visivo più immediato anche ai più piccoli.
Farò qualche esperimento e poi vi dirò, ma nel frattempo mi piacerebbe ricevere qualche opinione dei miei lettori, per condividere esperienze e suggerimenti.
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