Utilizzo il servizio cloud di Dropbox ormai da molto tempo, sia per scopi personali, sia per la condivisione di file su cui lavorare in Università, e trovo che sia veramente comodo ed efficace: ho i file che mi interessano sempre aggiornati e sincronizzati tra il desktop di casa, il portatile, il pc in Dipartimento e anche lo smartphone.
Come fanno tutte le persone con tutti gli strumenti tecnologici, tuttavia, finora ho usato Dropbox a un “regime ridotto” rispetto alle sue reali potenzialità. A parte le molte possibilità che offre – sia “out of the box” con le varie cartelle speciali che crea, la possibilità di condivisione con altri utenti, la pubblicazione di link anche a chi utente non è, sia grazie ai client e l’integrazione con i file manager dei diversi sistemi operativi -, ragionandoci un po’ si possono scoprire trucchi per rendere il suo utilizzo più sensato e razionale.
Ad esempio, come si fa normalmente, io ho sempre messo i file che intendo mantenere sincronizzati e accessibili da remoto, magari suddivisi in cartelle, direttamente nella Dropbox della home; e delle cartelle di cui voglio avere un backup sulla cloud ho sempre fatto una copia, ancora nella Dropbox. Tuttavia, il primo criterio ha come conseguenza uno “sparpagliamento” di file tra cartelle diverse, mentre il mio obiettivo è di averli tutti in ordine nella home; il secondo, ovviamente, fa sì che molti file siano duplicati, con conseguente maggiore uso di spazio-disco. Allora, ecco la trovata di oggi (magari banale, direte voi, ma io non c’ero ancora arrivato…): mettere nella Dropbox link simbolici ai file e alle cartelle che voglio sincronizzare o di cui voglio avere il backup online. Quindi, la Dropbox non è più una cartella di contenuti, ma una cartella di link ai contenuti, che restano nelle loro posizioni originarie: niente più file duplicati, niente più file “dispersi”!
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