Dopo l'assemblea degli associati dello scorso ottobre, il 7 dicembre si è riunito il consiglio direttivo che resterà in carica per il prossimo triennio. Ecco chi ne fa parte e quali sono le prospettive dell'associazione per i prossimi mesi.

 

 

Dopo l’assemblea degli associati dello scorso ottobre, il 7 dicembre si è riunito il consiglio direttivo che resterà in carica per il prossimo triennio. Ecco chi ne fa parte e quali sono le prospettive dell’associazione per i prossimi mesi.

Quest’anno l’associazione Il Prisma — che riunisce professionisti i quali si occupano a vario titolo di difficoltà scolastiche, disturbi dell’apprendimento e benessere in generale, e che si rivolge ai ragazzi e alle loro famiglie — ha raggiunto una tappa importante della sua vita. Nata nell’estate del 2017, infatti, nel mese di giugno ha compiuto i suoi primi tre anni. Poiché tre anni corrispondono, da statuto, alla durata del mandato del consiglio direttivo, appunto a giugno questo mandato è scaduto e i soci sono stati chiamati a nominarne i nuovi componenti, che resteranno in carica fino a giugno del 2023.

Nel mese di ottobre si è tenuta l’assemblea degli associati del Prisma, in notevole ritardo rispetto ai tempi “canonici” a causa della pandemia che ha di fatto bloccato ogni attività associativa, e rigorosamente online sulla piattaforma Meet. Oltre, quindi, ad approvare il rendiconto finanziario del 2019 e a prendere atto della situazione dell’associazione e dei progetti per i mesi a venire, i soci ordinari — cioè i professionisti che prestano la propria attività in favore dei ragazzi e delle famiglie — hanno nominato i membri del consiglio direttivo.

Il nuovo consiglio

Lo statuto del Prisma prevede che i componenti il consiglio direttivo possano essere al minimo tre e al massimo undici. Ne sono stati nominati quattro. Dopo aver ricoperto questo incarico nel primo mandato, i soci mi hanno riconfermato presidente anche per il prossimo triennio, carica che ho accettato con piacere per la stima che ne sta alla base, ancorché avessi proposto che a ricoprirla fosse un altro socio, così da “ruotare” a ogni mandato.

Io sono stato riconfermato alla presidenza dell’associazione. Con me tre donne, di cui due per la prima volta in consiglio direttivo.

Vice presidente è Tiziana Ferrini, psicologa e insegnante nella scuola secondaria di secondo grado, entrata in associazione lo scorso anno e da subito impegnata tanto nella parte di sua competenza nel percorso di valutazione per la diagnosi di disturbi dell’apprendimento, quanto nel sostegno psicologico di ragazzi e genitori. L’incarico di tesoriere è stato affidato a Maria Chiara Marchetti, avvocato, una dei soci fondatori del Prisma e vice presidente nello scorso triennio, che fin dall’inizio offre assistenza legale soprattutto nei rapporti con la scuola e con la pubblica amministrazione, in particolare per l’ottenimento dell’indennità di frequenza (è grazie al suo lavoro se tre soci hanno vinto altrettanti ricorsi in tribunale e hanno ottenuto l’indennità, negata per ben due volte dall’Ufficio invalidi civili della nostra Regione).

Infine, una new entry che ci fa molto piacere: Deborah Ferrari, infermiera professionale, socio fruitore del Prisma, cioè madre di una ragazza con certificazione di DSA. È la prima volta che nel consiglio direttivo c’è anche un genitore e questo è molto importante, sia per allargare la partecipazione alle scelte “politiche” dell’associazione, sia per avere un confronto con chi vive quotidianamente in casa le difficoltà legate ai disturbi dell’apprendimento.

L’articolo uscito su La Vallée del 7 novembre.

Una partenza… da fermi!

Le disposizioni anti-Covid e la situazione di incertezza tengono bloccate le attività dell’associazione. Si lavora sulla comunicazione.

Il nuovo consiglio direttivo si è formalmente insediato il 7 dicembre, ancora una volta riunendosi su Meet. Dato atto dell’inizio del mandato e confermati gli incarichi, i consiglieri non hanno potuto fare altro che rimandare a data da destinarsi ogni progetto il cui avvio era stato previsto per l’inverno.

Si era pensato a un laboratorio esperienziale per bambini e ragazzi, e a una serata pubblica con genitori, insegnanti e operatori sanitari per ascoltare esigenze e richieste. Tutto, ovviamente, è stato annullato. Nell’attesa di tempi migliori — che auspichiamo possano venire con la prossima primavera —, ci stiamo dedicando alla comunicazione. Dopo tre anni di onorato servizio, manderemo in pensione la vecchia brochure in favore di una nuova, aggiornata. Inoltre, stiamo lavorando alla realizzazione del sito web dell’associazione, che conterrà informazioni, competenze dei singoli professionisti, contatti e articoli.

Dunque, buon nuovo mandato ai consiglieri e buon triennio al Prisma, con la speranza di ripartire presto con nuove interessanti iniziative!

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