Continuano i racconti delle mie avventure sulla due-ruote in giro per le montagne valdostane. L’ultimo sabato di agosto, il 28, ho deciso di recarmi in una località che porta con sé tanti bei ricordi, ma dove sono stato l’ultima volta più di cinque anni fa: Ollomont. Ricorderete che avrei già dovuto andarci con il mio amico Simone qualche tempo fa, ma la vecchia batteria mi aveva abbandonato a Valpelline e avevamo così dovuto rinunciare.
Questa volta, invece, l’impresa mi è riuscita, ed ero anche da solo perché il mio compagno di avventure era in ferie fuori Valle. Sono quindi partito al mattino dotato di felpina, dal momento che la temperatura era ormai abbondantemente inferiore ai 20 gradi, e con tutta calma ho pedalato fino alla meta. Salito da viale Gran San Bernardo, ho imboccato la SS27 e attraversato Signayes, poi a Variney mi sono immesso nella regionale per Bionaz; arrivato a Valpelline, dopo una breve sosta, superato il paese ho svoltato a sinistra sulla regionale per Ollomont, dove sono arrivato intorno alle 12.30.
Il tratto da Valpelline a Ollomont — che, a causa del molto tempo trascorso, non ricordavo assolutamente — è piuttosto impegnativo: si sale con pendenza costante tra l’8 e il 10%; l’aspetto positivo è che dura poco, appena 5 chilometri. Sono contento di averlo percorso senza troppi problemi, con il motore “appena” al 55% della potenza (raramente al 60).
Una volta arrivato, poiché la batteria della e-bike aveva ancora sufficiente autonomia e le mie gambe erano davvero in forma, ho deciso di proseguire e, dopo un ultimo tratto al 10-12%, in mezz’ora ho raggiunto l’abitato di Glassier, a 1560 metri di altitudine, dove la strada finisce.
Visto e piaciuto, mi sono fermato a mangiare al ristorante Chalet de Nos. Qui, su consiglio della cordialissima proprietaria, ho preso il piatto del giorno: la seupa à la Ollomoentse. Grande estimatore della Vapelenentse che divoro sempre con piacere, mi era invece assolutamente sconosciuta questa versione di Ollomont. Che dire: una prelibatezza, forse anche migliore dell’altra! La differenza? Insieme alla fontina, al cavolo e al pane raffermo viene mescolata la pasta di salsiccia, che conferisce al piatto un sapore decisamente più ricco.
Non posso non citare quanto mi ha detto la proprietaria di cui sopra, mentre ci confrontavamo sull’ordinazione: «Tu sai bene di che cosa parlo perché sei di Aosta, si sente dall’accento». Questa poi… Io, piemontese fino alla punta dei piedi, mi sento dire che ho l’accento aostano. Se sia vero non lo so, ma ne sono felice!
Dunque, ho aggiunto un altro tassello alla collezione dei miei giri in bici su per le montagne. Paesaggi mozzafiato — Ollomont è una piccola perla immersa nel verde — e ottimo cibo locale sono decisamente un corollario perfetto all’esercizio fisico che mi offre il pedalare in salita.
Dati di viaggio
Ora partenza | 9:56:14 | Velocità media salita | 10,91 km/h |
Tempo corsa | 2:45:54 | Velocità media discesa | 24,97 km/h |
Tempo viaggio | 4:56:22 | Altitudine massima | 1544 m |
Tempo salita | 3:54:27 | Guadagno altitudine | 1002 m |
Tempo discesa | 1:01:27 | Perdita altitudine | 973 m |
Distanza totale | 41,78 km | Pendenza media salita | 6% |
Distanza salita | 21,14 km | Pendenza media discesa | 15% |
Distanza discesa | 20,62 km | Temperatura media | 24°C |
Velocità media | 15,11 km/h | Temperatura massima | 31°C |
Velocità massima | 46,37 km/h | Temperatura minima | 13°C |
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