Condividi: È passato veramente troppo tempo da quando – era luglio dell’anno scorso – ho scritto il secondo articolo dedicato alla recensione di software utili per i soggetti con DSA. Troppo tempo dovuto ad un periodo un po’ pesante ed anche – fortunatamente, direi! – all’attività lavorativa, che mi impegna molto e non mi concede grandi […]
È passato veramente troppo tempo da quando – era luglio dell’anno scorso – ho scritto il secondo articolo dedicato alla recensione di software utili per i soggetti con DSA. Troppo tempo dovuto ad un periodo un po’ pesante ed anche – fortunatamente, direi! – all’attività lavorativa, che mi impegna molto e non mi concede grandi spazi per dedicarmi come vorrei alla ricerca. Ma adesso eccomi qui, come anticipato, con una rassegna sui programmi che consentono la lettura al computer tramite sintesi vocale.
L’argomento è davvero molto ampio, troppo per gli scopi che questa rassegna si propone: per affrontarlo adeguatamente dovrei parlare di motori di sintesi vocale, di piattaforme e standard condivisi, di voci gratuite e commerciali. Non lo farò. Piuttosto, sceglierò un approccio molto più pratico e semplice: quello dell’utilizzatore anziché del tecnico. E il mio utilizzatore ideale – che, poi, è anche quello reale – si serve della sintesi vocale per farsi leggere dal computer i libri digitali e i testi forniti dagli insegnanti, in formato PDF o DOC, le proprie produzioni scritte con il software di videoscrittura (in particolare, LibreOffice Writer), i siti web che visita e dai quali ricava informazioni per ricerche o comunque per studio (ad esempio, Wikipedia).
Prenderò quindi in considerazione unicamente programmi che assolvano a questi compiti, senza tenere conto delle eventuali funzioni ulteriori che generalmente tutti questi software offrono, ma che nell’uso quotidiano non sono utili al mio utilizzatore; e, naturalmente, prenderò in considerazione unicamente software gratuiti.
ReadAloud
Questo programma si trova sul Microsoft Store, il centro di ricerca e scaricamento delle applicazioni di Windows 10.
È in grado di leggere testo scritto direttamente nella finestra e di aprire file in formato TXT, DOC e PDF (di questi ultimi tuttavia importa esclusivamente il testo, cosa che rende impossibile effettuare la lettura di un libro digitale); è anche possibile digitare l’indirizzo di un sito web per avviarne la lettura. La funzione più interessante è il monitoraggio degli appunti di sistema: eseguendo il comando Copia da qualsiasi sorgente, si apre un popup di Windows che chiede (in inglese) se si voglia leggere il contenuto degli appunti.
La versione gratuita prevede alcune limitazioni – ininfluenti tuttavia sull’utilizzo pratico – e un fastidioso banner pubblicitario nella parte destra della finestra. Le voci selezionabili sono esclusivamente quelle di serie sul sistema operativo: Elsa e Cosimo per l’italiano, poi tutte quelle disponibili per le altre lingue, ma non è prevista la possibilità di utilizzare voci commerciali. L’interfaccia è in inglese.
TTS Speech Reader
Anche questo software è reperibile sul Microsoft Store e rappresenta un lettore text-to-speech base per Windows 10.
Può leggere unicamente file di testo oppure quanto digitato nella finestra: anche in questo caso, quindi, la lettura di un libro digitale risulta impossibile, a meno di non copiarne e incollarne singoli brani. Come ReadAloud, le voci selezionabili sono soltanto quelle di serie, Elsa e Cosimo. L’interfaccia è in italiano. Curiosamente, cliccando sul comando Impostazioni presente nel menu non si accede ad alcuna opzione.
LeggiXme
Dopo aver visto due programmi veramente di base, con LeggiXme entriamo nel mondo dei lettori “seri”. Questo software è un progetto interamente italiano e, pur essendo completamente gratuito, vanta caratteristiche di tutto rispetto. Nel corso degli anni lo sviuppo del programma è stato impressionante e oggi è giunto alla versione chiamata FW 4.0 in quanto per il funzionamento si basa sul Microsoft Framework 4.0, presente di default su tutte le versioni più recenti di Windows.
Questa release del programma si serve delle voci della Microsoft Speech Platform, non di quelle eventualmente già presenti nel sistema; queste voci devono essere installate (almeno quella italiana) prima di usarlo, ma una procedura automatica rileva, al primo avvio, se le voci non sono presenti e provvede a scaricarle e installarle automaticamente. Se, da un certo punto di vista, questa caratteristica rende il software indipendente e – cosa più importante – consente di utilizzare le voci scaricabili gratuitamente dal sito di Microsoft, dal punto di vista della versatilità ne risulta tuttavia un po’ limitato: non è infatti possibile usare altre voci, né quelle di sistema – va detto che la voce italiana, Lucia, ha una qualità appena discreta, mentre la voce presente su Windows 10, Elsa, è sensibilmente migliore –, né tanto meno quelle commerciali, le quali offrono una qualità decisamente superiore. Ma delle voci parlerò in una prossima rassegna.
LeggiXme FW 4.0, in verità, non è soltanto un programma per la lettura dei testi con la sintesi vocale. Si tratta infatti di una vera e propria suite di programmi, di diversa provenienza, racchiusi in un unico pacchetto per avere a portata di mano tutto quanto occorre normalmente ai ragazzi con DSA: troviamo CmapTools (in versione Portable) per realizzare mappe concettuali, Lingoes per gestire dizionari e traduzioni online, MateXme (dello stesso sviluppatore di LeggiXme) per la matematica, Math-o-mir per la scrittura di formule matematiche, MindMaple Lite per le mappe mentali, e PDF-XChange Viewer per la gestione dei PDF. Avviando LeggiXme FW 4.0 si attiva una barra fluttuante, dalla quale è possibile richiamare i programmi del pacchetto, dei quali il lettore con sintesi vocale (il cui nome è LeggiXme_SP, sigla che sta per Speech Platform) è appunto solo un componente. Non mi soffermerò a descrivere ciascuno dei programmi, poiché esulerebbe dallo scopo di questa rassegna; noto soltanto che si tratta degli stessi programmi che normalmente uso in studio e installo sui computer dei miei clienti, per cui li ritroverete nelle prossime rassegne.
LeggiXme FW 4.0 non necessita di installazione: l’eseguibile e tutti i programmi del pacchetto si avviano direttamente dalla cartella nella quale sono stati decompressi. Questo comporta il grosso vantaggio di poter copiare la cartella su di una memoria esterna (tipicamente una chiavetta USB) e avviare i programmi su qualunque computer – quello personale, quello della scuola, quello di un amico… – senza alcun problema.
Ma torniamo ad analizzare il lettore. Una volta avviato, LeggiXme si presenta come una piccola barra fluttuante sempre in primo piano, con i pulsanti di lettura, stop lettura, pausa lettura, scelta voce, velocità lettura ed espansione della finestra. L’uso più tipico di questa modalità è in abbinamento ad un qualunque altro programma che contenga del testo, del quale diventa la voce: un elaboratore di testi (LibreOffice Writer, Microsoft Word), un lettore di PDF (PDF-XChange Viewer, Adobe Reader), il Blocco Note, il browser web (Firefox, Chrome, Edge) e così via. L’uso è semplicissimo: si avvia LeggiXme, poi si apre il testo o il sito web da leggere, si seleziona la parte di testo che si vuole leggere, si preme il bottone LEGGI. Fatto. Naturalmente, se il testo da leggere è in una lingua diversa dall’italiano, la lingua corretta andrà selezionata prima di far partire la lettura.
Premendo il tasto con l’icona di un libro si passa alla modalità espansa. In questa modalità LeggiXme diventa un vero e proprio programma di elaborazione testi: offre funzioni di formattazione del testo e del paragrafo, inserimento di immagini e clipart, correttore ortografico. Il lettore vocale estende le sue capacità, potendo anche ripetere il testo digitato parola per parola o frase per frase, alla pari quindi di FacilitOffice, del quale ho detto nella rassegna sugli elaboratori di testo. Sempre dalla modalità espansa è possibile elaborare il riassunto di un testo, nonché preparare il testo per esportarlo in una mappa mentale usando MindMaple o in una mappa concettuale usando CmapTools: ricordo che i due software si trovano già inclusi nel “pacchetto” di LeggiXme. Si può anche aprire un libro digitale in formato PDF per farlo leggere dalla sintesi vocale, per modificarlo e per importarlo nell’elaboratore testi, di fatto facendo a meno di un software dedicato alla gestione dei PDF. Infine, dalla modalità espansa è possibile accedere al dizionario plurilingue, alla calcolatrice parlante e salvare il testo in audio Mp3.
Senza ombra di dubbio, quindi, si tratta veramente di un programma notevole, specie se si pensa che è realizzato da appassionati che lo mettono a disposizione gratuitamente, strizzando l’occhio ad applicazioni ben più blasonate (e, ovviamente, costose).
Gli unici due difetti che riscontro sono però secondo me piuttosto importanti. Il primo è che, se si usa la modalità espansa per scrivere testi – allo stesso modo di come si userebbe FacilitOffice insieme a Writer –, si possono salvare soltanto in formato RTF o TXT: lasciando stare il formato testo semplice (per il quale diventa perfettamente inutile usare una qualsivoglia formattazione), il rich text format viene sì letto da tutti i più diffusi word processor esistenti (compreso il nostro Writer), ma non consente formattazioni complesse, che ad esempio una ricerca o una tesina per la scuola potrebbero richiedere. Il secondo difetto è che la versione più aggiornata usa soltanto le voci Microsoft Speech Platform, che io trovo poco naturali e ormai superate anche solo da quelle di default incluse in Windows.
Il secondo problema si può aggirare installando, anziché LeggiXme FW 4.0, la più vecchia versione 2.1.14: questa – che non è più sviluppata ma funziona ancora perfettamente anche su Windows 10 – riconosce e usa le voci installate nel sistema operativo, quindi anche tutte le voci SAPI5, comprese quelle commerciali.
Di concezione diametralmente opposta a LeggiXme, Balabolka – parola della lingua russa che significa «attaccabottone» – si propone come un programma certamente meno indicato per i più piccoli ma di “taglio” più professionale, adatto a ragazzi della scuola secondaria e a persone adulte.
L’interfaccia standard consente di incollare testo copiato da qualunque fonte, così come di scrivere direttamente da tastiera, senza però alcuna opzione di formattazione e con la sola possibilità di salvare in formato testo semplice (TXT). Il programma può servirsi di qualunque voce installata nel sistema: dalle più vecchie SAPI4 alle attuali SAPI5 alle MSP, consentendo quindi l’uso di voci commerciali. Possono essere personalizzati la velocità di lettura, il volume e anche il tono.
Vi è poi una miriade di altre funzioni, certamente troppe per le nostre finalità: l’inserimento di segnalibri, i dizionari, l’esportazione del testo in file audio Mp3, la conversione e il confronto di file diversi, un lettore a tutto schermo e molte altre ancora. Diversamente da LeggiXme che la usa come modalità standard, Balabolka può essere ridotto a barra fluttuante, così da leggere testo selezionato in altri programmi o nel browser.
Si tratta sicuramente di un ottimo programma, che tuttavia sconsiglio ai bambini e ragazzi con DSA semplicemente perché fa troppe cose e non in modo così intuitivo.
È sviluppato da Elia Morozov; sito: http://balabolka.site/it/balabolka.htm.
gSpeech
Per Linux esiste soltanto un software che possa veramente essere paragonato a LeggiXme: Svox Pico TTS.
Il progetto Svox Pico TTS è nato come sistema di sintesi vocale destinato alla navigazione sulle automobili e successivamente è stato esportato anche in campo informatico; sul sistema del Pinguino lavora a riga di comando, ma è stata creata un’ottima interfaccia grafica: gSpeech appunto.
gSpeech è un programma scritto in Python, leggero, che ricorda veramente molto LeggiXme quanto alle funzioni di base. Una volta lanciato, compare un’icona nell’area di notifica, dalla quale è possibile richiamare le azioni più comuni, nonché aprire la finestra principale raffigurata nell’immagine qui sopra. Da questa è possibile far leggere al motore di sintesi il testo selezionato (in un documento o qualunque altro file, in una pagina web, in una finestra di programma e così via) e il contenuto degli appunti di sistema; è anche possibile salvare la selezione in un file audio WAV, che si può poi riascoltare in qualunque momento e su qualunque dispositivo, compresi i cellulari. Infine, molto rapidamente, è possibile selezionare una delle sei lingue disponibili (italiano, francese, inglese britannico, inglese americano, tedesco e spagnolo): le lingue sono quelle della sintesi di Svox Pico, di qualità veramente elevata, anche se prive di una reale intonazione e – occorre dirlo per essere davvero oggettivi – nemmeno da lontano paragonabili a quelle commerciali per la piattaforma SAPI5 di Windows.
È sviluppato da Lahire Biette (tuxmouraille); si scarica da qui: https://github.com/tuxmouraille/gSpeech. Poiché non è pacchettizzato e non si installa, è necessario installare prima tutte le dipendenze chiaramente indicate nella pagina del progetto.
Nella prossima puntata: le voci per la sintesi vocale.
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