Back to school – 3ª puntata
È evidente che questa mia mini-guida, fatta eccezione per alcuni aspetti di dettaglio, potrebbe essere utile anche ai genitori degli alunni senza disturbi dell’apprendimento. La puntata di oggi, in particolare, si rivolge un po’ a tutti i genitori; ma va da sé che per quelli che hanno figli con DSA quello che dico riveste un’importanza maggiore.
Per iniziare bene il nuovo anno scolastico è fondamentale riprendere il dialogo con gli insegnanti. Il che significa contattarli, direi io, non più tardi della seconda settimana di scuola — lasciate stare la prima, gli insegnanti sono molto occupati a inizio anno! —, senza comunque attendere i colloqui formali organizzati dalla scuola.
I motivi per cui sentirli a inizio anno scolastico sono essenzialmente questi:
Il mio consiglio, se vostro figlio frequenta la scuola primaria, è di fare una chiacchierata telefonica con il maestro o la maestra prevalente, chiedendo un piccolo incontro con tutto il team docenti qualora doveste riferire informazioni importanti utili a tutti.
Se, invece, frequenta la scuola secondaria di primo grado, contattate via mail o telefonicamente il coordinatore o la coordinatrice di classe per le informazioni generali, che condividerà poi con i colleghi; e sentite individualmente gli insegnanti cui sia necessario riportare informazioni specifiche. Ad esempio, se nelle vacanze vostro figlio non è riuscito a fare i compiti di inglese o ha seguito un corso di rinforzo della lingua, è con l’insegnante di questa materia che dovrete fare una chiacchierata informativa.
Se vostro figlio frequenta la scuola secondaria di secondo grado, sarebbe bene che fosse lui in prima persona a parlare con gli insegnanti di quello che ha fatto o non ha fatto durante l’estate e delle difficoltà che ha incontrato. Alle superiori il rapporto tra docenti e alunni, specie con DSA, deve essere il più diretto possibile, perché è ciò che i docenti si aspettano ed è educativo per dei ragazzi ormai grandi.
Come spunto finale, va da sé che tutto quanto vi ho suggerito oggi sia non solo importante ma fondamentale nel caso di insegnanti nuovi. Hanno bisogno di conoscere i loro alunni, in particolare quelli con una diagnosi o difficoltà di qualunque tipo, e non si può attendere il colloquio parenti, né si può dare per scontato che leggano le relazioni cliniche oppure ottengano un passaggio di consegne da chi li ha preceduti. Con loro, quindi, fatevi sentire e conoscere non appena potete e raccontate per filo e per segno non solo (e non tanto) che disturbi ha vostro figlio — quelli si leggono nella certificazione —, ma anche (e soprattutto) come lavora, con quali strategie, con quali strumenti, con quali limiti e con quali potenzialità.
Un dialogo proficuo con gli insegnanti fin dall’inizio dell’anno scolastico non potrà che giovare per tutti i successivi nove mesi, e facilitare il lavoro di chi, magari a volte sbagliando, si occupa quotidianamente di trasmettere ai vostri figli conoscenze e competenze, con fatica e impegno.
Inutile dirvi — ma lo faccio, non si sa mai… — che io sono sempre disponibile a incontrare gli insegnanti insieme a voi o a sentirli via mail o telefono, sia per gli aspetti di cui vi ho parlato finora, sia per un approccio più “tecnico” rispetto al lavoro svolto insieme ai vostri figli durante l’estate. Non esitate quindi a contattarmi!
Si conclude qui questa mini-guida, con l’auspicio che sia stata utile e che questo anno scolastico inizi e prosegua nel migliore dei modi: per voi genitori, per i vostri figli e per tutti gli insegnanti. Buon anno!
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