Quattro anni fa, per la prima volta mettevo piede in Bielorussia, membro di un convoglio umanitario organizzato dall’associazione «Garda Solidale». Fu un soggiorno memorabile, che mi permise di conoscere quella terra, i suoi abitanti, le loro tradizioni, la loro dignità, la loro ospitalità; oltre che di stare un po’ di tempo insieme a Olga e alla sua famiglia, nonché di conoscere Lena, che sarebbe poi stata nostra ospite a partire dall’anno successivo.
Venerdì 17, dopo quattro anni, partirò nuovamente alla volta di Gomel. Diversa l’associazione organizzatrice del viaggio (adesso è «Desenzano Solidale»: sempre lì siamo…), diversi i compagni di viaggio (ci saranno Danilo e Roberto, come sempre, ma anche Flavio, che ho coinvolto senza peraltro dover troppo insistere!), diverso l’obiettivo: sarà un viaggio meno di lavoro e rappresentanza, molto più di “vacanza”. Potrò quindi trascorrere molto più tempo con Olga e la sua nuova famiglia (conoscerò suo marito e soprattutto il suo bimbo, arrivato di recente), e con Lena e i suoi.
Anche questa volta, ho scelto di viaggiare su strada, con camper e pullmino: 5000 km tra andata e ritorno, con turni alla guida giorno e notte, passando per Paesi diversi, attraversando città e villaggi, facendo l’occhiolino a edifici, monumenti e persone i più diparati per colore e cultura.
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