Il nono rilascio del ramo stable di Debian, denominato Stretch, è disponibile già dal mese di giugno 2017; tuttavia, poiché in informatica vale la regola per cui se tutto funziona non è necessario aggiornare, fino ad oggi ho continuato ad utilizzare su Hal1973 – il server della mia rete di casa – la precedente versione 8, Jessie: un po’ mi preoccupava l’idea di effettuare un dist-upgrade su una macchina che fa girare diversi servizi importanti, tra cui file server, backup anche da remoto, SSH, VPN, server DLNA.
Poiché, però, nel mondo Linux vale anche la regola per cui Debian è una delle distribuzioni più stabili in assoluto, tanto che tra una major release e la successiva del ramo stabile passano anche più di due anni affinché, al momento del rilascio, il sistema sia davvero profondamente testato e perfettamente funzionante, con l’anno nuovo mi sono deciso ad aggiornare.
A parte la necessità di lasciare al server un’intera notte per scaricare ed installare tutti i pacchetti aggiornati, come era immaginabile tutto è filato liscio! Adesso quindi su Hal1973 gira Debian 9.3, con il kernel 4.9.0-5, il desktop MATE 1.16.2 e ovviamente tutti i software aggiornati alla versione più stabile – non all’ultima, come è prerogativa di Debian stable.
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