Anche se è difficile crederlo, c’è stato un tempo in cui WhatsApp non esisteva. In quel tempo, le comunicazioni importanti avvenivano via telefono (proprio così: parlandosi a voce!), quelle rapide via SMS. Chi utilizzava il computer per lavoro e aveva necessità di comunicare velocemente anche con persone molto lontane – ad esempio all’estero –, si serviva di Skype. Programma di messaggistica istantanea, Skype consentiva di scambiare messaggi scritti con uno o più interlocutori contemporaneamente, di effettuare chat video e di scambiarsi documenti e file in generale. Io stesso ho usato questo software per moltissimi anni, in particolare quando lavoravo in Università a Torino.
Con il tempo, l’uso di Skype è diventato sempre più raro. L’avvento degli smartphone e, soprattutto, di WhatsApp ha cambiato radicalmente il modo di comunicare, anche in ambito lavorativo. WhatsApp consente di fare tutto quello che faceva Skype, più molto altro; e chi, come me, ha installato sui propri computer anche la versione desktop di WA, non sente più in alcun modo il bisogno di un programma come Skype. Che, pure, avevo ancora fino ad oggi sui miei pc, ancorché davvero non lo usassi più da tempo.
Ma da un po’ di tempo Skype è stato acquisito da Microsoft, ed è cambiato tanto. Troppo. Una volta era semplice, leggero ed intuitivo; adesso è pesante, tutto grafica-e-colori, e ha perso molte delle – semplici ma utili – funzionalità cui ero abituato. Quel che è peggio, con l’ultimo aggiornamento Skype per Linux non funziona più come dovrebbe, e sono tanti gli utenti che in rete lamentano questa situazione.
Da qui, la domanda sorge spontanea: perché tenere ancora sui miei computer un programma che ha fatto il suo tempo, che non uso più, che adesso è di Microsoft, che non è amico del Pinguino?
La risposta, dopo tanti anni: sudo apt-get purge skypeforlinux!
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