Coronavirus: restiamo a casa. Giusto, ma che cosa fare se, proprio perché le scuole sono chiuse, i nostri ragazzi con DSA hanno ancora più bisogno di aiuto? Non per tutti loro è semplice lavorare a distanza, come impongono le attuali modalità: districarsi tra mail, Classroom, documenti online, compiti da svolgere al computer e da rimandare agli insegnanti; ma anche, più banalmente, studiare da soli materiali nuovi dei quali non possono ascoltare la spiegazione in classe.
Allora, il mio lavoro di tutor resta un lavoro importante ed essere affiancati nel fare i compiti, ripassare gli argomenti svolti e studiare quelli nuovi è sicuramente indispensabile per molti dei miei clienti, se non per tutti.
Come fare però, visto che dobbiamo restare a casa?
La risposta è semplice: come hanno fatto le scuole, anche io mi sono organizzato per lavorare a distanza. Da lunedì, chi preferirà continuare restando a casa le attività che settimanalmente svolgiamo presso il mio studio potrà farlo usando esclusivamente il proprio computer. Ecco di seguito il necessario e le istruzioni per l’uso.
Che cosa serve
- Videocamera e microfono. Chi usa un portatile ha già entrambi: nella parte superiore dello schermo di ogni laptop la videocamera è inclusa e accanto ad essa c’è un piccolo microfono. Chi invece usa un computer fisso ha bisogno di una webcam, che solitamente è dotata di microfono. Questi due accessori sono indispensabili per effettuare il collegamento audio e video con me.
- Cuffie. Non sono strettamente indispensabili, tuttavia le consiglio se ci sono altre persone dove il ragazzo lavora, per non disturbare e per non essere disturbato.
- Skype. È un famoso software di videoconferenza. Anni fa, prima che nascesse WhatsApp, era usatissimo per scambiare messaggi di testo, inviare file, effettuare chiamate audio e video: oggi si usa quasi soltanto più in ambito lavorativo, ma resta insostituibile per completezza e qualità. Su Windows 10 è di serie: lo si trova quindi già nel menu delle applicazioni, oppure addirittura già avviato nella barra vicino all’orologio. Chi non lo avesse, potrà scaricarlo gratuitamente qui: https://www.skype.com/it/. È un software multipiattaforma: esiste per Windows, Linux, MacOS, Android.
- AnyDesk. È un software gratuito per il controllo remoto dei computer: a noi serve per far sì che io possa vedere dal mio computer lo schermo di quello dei ragazzi, nonché per interagire con esso. Si trova qui: https://anydesk.com/it. Anche questo funziona su tutti i sistemi operativi.
Come iniziare
- Concordate telefonicamente con me gli appuntamenti: possiamo sfruttare gli stessi già in calendario oppure fissarne di nuovi, anche al mattino.
- Nell’orario fissato, su Skype cercate Andrea Mangone ed effettuate la chiamata video (possiamo ovviamente sentirci al telefono o su WhatsApp per dirci che siamo pronti).
- Una volta connessi, lavoreremo come se fossimo in studio uno davanti all’altro!
- Se avete bisogno di lavorare al computer, aprite AnyDesk e accettate la connessione che io richiederò. Io vedrò il vostro schermo dal mio computer e saprò quello che starete facendo, e contemporaneamente potrò muovere il vostro mouse, scrivere, fare tutto come se stessi usando il vostro pc.
Io sono pronto, non vi mollo in questo momento così delicato e difficile! Chiamatemi per ogni informazione e per inziare a lavorare in questa modalità, nuova anche per noi.
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