Nella mia vita le cose più belle che ho fatto sono sempre capitate un po’ per caso. Così, un po’ per caso, il mese scorso ho visto in Dipartimento di Psicologia, dove lavoro, il manifesto di un corso per «psicologi delle emergenze», organizzato da una associazione (di cui ignoravo l’esistenza) che si chiama Psicologi per i Popoli ed ha sede a Torino, una di molte sparse in tutta Italia, in collaborazione con la Croce Verde di Torino. Scopo del corso, formare degli psicologi professionisti all’intervento come volontari in situazioni di emergenza, a fianco delle squadre di soccorso, così come previsto a livello legislativo nazionale dal 2006.
Ovviamente, mi sono iscritto al corso.
Punto di partenza: sono un soccorritore in ambulanza da quindici anni e presto sarò uno psicologo. Obiettivi: questo corso mi fornirà una formazione professionale specifica che mi interessa molto. Punto di arrivo: intanto, ho la possibilità di unire due miei grandi interessi personali, il soccorso in emergenza e la psicologia; poi chissà… magari mi avvicinerò alle SPES (Squadre Psicologiche per le Emergenze Sociali) di Torino e in futuro, forse, si potrebbe anche pensare di portare il discorso ad Asti!
Per ora, mi godo questa nuova avventura, con tutto l’arricchimento a livello professionale ma anche personale che mi offrirà.
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