Tra le diverse competenze che possiedo nel campo dell’informatica spicca la produzione di video anche complessi. Prima hobby, poi parte di un lavoro, adesso quando capita. Ed è capitato di nuovo!
FORSE fu uno dei regali più graditi mai ricevuti nel corso della mia vita: la ricevetti dai miei genitori in occasione del diploma di Maturità, a sorpresa. Era una videocamera, la mia prima — e unica, finora — videocamera, peraltro un modello decisamente di fascia alta: si trattava infatti di una Panasonic VHS-C (già, correva l’anno 1992…) con audio stereo HiFi e funzioni molto avanzate.
Iniziai a portarla ovunque e a realizzare decine di video nelle più svariate occasioni. Poiché ero già da diversi anni appassionato di informatica, la voglia di dedicarmi alla post-produzione vera e propria era forte, e il passo fu compiuto dopo non molto tempo.
Non era come oggi: i video venivano registrati su cassette, per caricarli nel computer occorreva prima digitalizzarli — l’operazione si chiamava «acquisizione» — tramite un’apposita scheda, riproducendoli per intero magari anche più volte, e poi solo successivamente era possibile montarli con software dedicati. Le videocamere digitali esistevano già, ma erano per pochi…
Scheda di acquisizione Matrox Marvel, software (incluso) Adobe Première, mixer audio collegato a varie fonti, due monitor, TV e videoregistratore professionale presto occuparono la mia scrivania. E iniziai a esplorare un mondo tanto appassionante quanto complesso, per quegli anni. Al termine del lavoro di post-produzione riversavo i video finiti su videocassetta VHS — lo ribadisco: eravamo a metà anni Novanta! —, poi dopo qualche anno su DVD.
La passione si fece hobby: ancora oggi conservo decine di videocassette e DVD con le mie produzioni. Ma l’hobby era piuttosto valorizzato dai miei amici, che iniziarono a commissionarmi video per occasioni importanti: chi per i sacramenti dei rispettivi figli, chi per il matrimonio, chi per le proprie vacanze. Diventai bravino e produssi molto, fino a quando ne ebbi il tempo.
Poi, l’hobby si fece anche parte del mio lavoro di tecnico del laboratorio di osservazione del comportamento, quando ottenni un assegno per il dottorato di ricerca presso l’Università di Torino: ebbi il compito di convertire in DVD tutti i numerosi video girati in passato, e di produrne di nuovi. Insomma, acquisii una competenza che credo tuttora notevole.
Per diversi anni sono rimasto fermo. Nel frattempo, le videocamere digitali prima e, banalmente, gli smartphone da qualche anno a questa parte hanno completamente stravolto il mondo della produzione video amatoriale, rendendola assolutamente alla portata di tutti. Ultimamente ho ripreso un po’ la mano, se non altro da quando ho iniziato a realizzare i miei video tutorial che pubblico sul mio canale YouTube.
Oggi riprendo con la webcam oppure — già, anche io! — con il cellulare; poi trasferisco i video nel computer e li modifico tramite il software di editing Kdenlive — vi ricordo infatti che uso Linux —, a volte affiancandolo con Audacity per l’editing dell’audio.
Da qualche mese ho ripreso anche a produrre “in conto terzi” (ma sempre come hobby, non è un’attività lavorativa): per i Musicanostra ho già realizzato i video dei due concerti di aprile e di giugno, e per conto dell’amico Maurizio Longo quello della serata Cantami, o Musa… del 18 giugno.
Tenete quindi conto che nel mio lavoro di consulente in tecnologie dell’informatica posso mettere a vostra disposizione queste mie competenze: indicandovi quale sia l’hardware più opportuno per i vostri progetti video, consigliandovi i software di editing migliori e insegnandovi a usarli, fornendovi consigli e strategie per realizzare video accattivanti e interessanti per ogni occasione.
Non esitate dunque a contattarmi!
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