ALL’ANGOLO tra il corso e la piazza
seduto in terra, al freddo
vedo un povero vecchio
la barba incolta
il volto scavato
i capelli lunghi e sporchi
e le mani nascoste da guanti di lana.
Ha davanti un cappello rovesciato
con qualche moneta
e chiede la carità.
Il suo sguardo è chiaro
ma non guarda in faccia nessuno
non ringrazia neppure
chi getta una moneta.
Odora di tristezza e di vergogna
nel suo muto riserbo
di disturbo e compassione.
Chissà a cosa pensa,
chissà se ricorda una vita diversa,
gesti d’amore
rispetto di lavoro,
chissà se ha pianto sulle sue sofferenze
o le ha guardate con dignità.
Chissà se qualche volta ha pregato…
Getto una moneta
ma non lo guardo
non voglio ferirlo
facendogli pesare
che mangia perché lo vogliono gli altri.
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