Girovagando sul web sempre alla ricerca di strumenti per bambini affetti da DSA, mi sono imbattuto in un sito che si chiama semplicemente Sofware didattico gratuito.
Il sito contiene una mole impressionante di programmi – unicamente per Windows, ma è abbastanza scontato… – utili per l’insegnamento nella scuola primaria, suddivisi per categorie: ce n’è veramente per tutti i settori della didattica, dalla lingua italiana all’inglese, dalla matematica alla logica, dalla valuta ai giochi di memoria e percezione. Non manca una serie di programmi che, a mio avviso, sono utilissimi anche per bambini che presentano disturbi dell’apprendimento quali dislessia e disortografia: Libro Immagini e Ortografia ricordano molto da vicino software proprietari utilizzati come strumenti compensativi nei DSA; e alcuni programmi su percezione, attenzione selettiva e memoria, che non sono tanto diversi da certi software di rinforzo delle funzioni neuropsicologiche di base, che io stesso uso in studio.
Il sito comprende anche una vasta area dedicata alla formazione all’uso di programmi o servizi web esterni per realizzare fumetti, lavorare con la LIM, creare videogiochi e altro ancora.
Estremamente incuriosito da tanta mole di risorse, per di più libere, assolutamente ben realizzate, ho scritto una mail al contatto indicato per avere ragguagli. Alla base del progetto c’è Ivana Sacchi, un’insegnante di scuola primaria che ha messo insieme materiale utilizzato in classe con i suoi alunni, realizzando da sé questi semplici ma utili programmi come ausilio alla didattica. Successivamente è entrata in contatto con altre persone con varie competenze (Aziz Rouame dell’Ausilioteca di Bologna, Massimo Guerreschi de La Nostra Famiglia di Bosisio Parini, Walter Casamenti, altri insegnanti) e si è così creato un team di collaboratori che hanno esteso il progetto a ciò che oggi si può vedere.
Mi sento di segnalare questo sito a docenti ma anche educatori, professionisti, genitori e quanti in generale lavorano con i bambini, sottolineando come progetti di questo tipo meritino non solo attenzione, ma un serio plauso per come incarnino il concetto – sempre più importante ma anche poco scontato – di libera condivisione delle risorse.
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