Nella notte tra sabato e domenica, il mio viaggio in Bielorussia si è concluso. È andato tutto bene, su questo nulla da dire: 5000 km di viaggio in camper, tra andata e ritorno, attraverso Austria, Repubblica Ceca, Polonia e Bielorussia, e cinque giorni di permanenza tra Gomel e Vjetka non danno per scontate salute e assenza di problemi. Che, invece, ci sono state.
L’esperienza è stata notevolmente diversa rispetto a quella del 2005: quella volta, al seguito del convoglio umanitario, ho visto molti posti e molte persone; ora, piuttosto, ho trascorso una vacanza a casa di Lena, accolto dalla sua famiglia come uno di loro. Quattro giorni da bielorusso, senza parlare un accidente di bielorusso… Non ho visto tanto, questa volta, ma sono andato a fare la spesa nei negozi, ho camminato e giocato con Lena e le sue amiche, ho viaggiato in autobus per e da Gomel, ho mangiato a tavola cibi tipici, ho chiacchierato (?) con i vecchi e i giovani del paese, sono stato a scuola con Lena e ho parlato con i suoi compagni e con la direttrice, ho fatto e ricevuto regali, ho preparato e mangiato una grigliata, ho guardato cartoni animati, ho coccolato il bambino di Olga, ho stretto mani e scambiato sorrisi, ho assaggiato vodka (). Insomma, sono stato bene!
Un’esperienza arricchente, anche se diversa. E tornerò in Bielorussia, tornerò a Vjetka da Lena e dai suoi, perché mi hanno fatto sentire a casa, perché sono brava gente, da apprezzare e da scoprire.
PS: nella foto, quello in mezzo con la barba sono proprio io, nel mio nuovo look da persona seria!…
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