Valsavarenche. Con le salite non si scherza più!

 
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LE VALLATE della nostra regione sono tante. Certo sarà difficile percorrerle tutte in bici, ma perché non provare almeno ad affrontare quelle più facilmente raggiungibili dalla città? E così, il primo sabato di settembre io e Simone abbiamo deciso di partire alla volta di Valsavarenche, dove io ero stato una sola volta — ovviamente in auto — e dove sono tornato indubbiamente volentieri.

Poiché il percorso si prospettava piuttosto impegnativo per via delle notevoli salite, specie quella da Villeneuve a Introd, al bivio tra le due valli del Savara e di Rhêmes, due giorni prima — libero dal lavoro — sono partito da solo per un giro di prova appunto fino a Introd. Avevo bisogno di capire con quanto motore avrei affrontato il salitone e, quindi, quanta batteria avrei consumato in quel tratto.

Introd: il giro di prova

Sono partito nel primo pomeriggio, alle 14.39, e ho scelto il percorso che avremmo fatto il sabato: ciclabile fino a Sarre, poi statale fino a Villeneuve, infine la regionale 23 fino a Introd, con arrivo al bivio delle due valli. Al ritorno, per diversificare, da Villeneuve sono passato da Chavonne e, arrivato ad Aymavilles, ho imboccato la SR20 e ho attraversato Jovençan, Gressan e Pont Suaz, per poi tornare a casa.

Ho percorso in tutto 33 km. Effettivamente la salita da Villeneuve a Introd non è male, alcuni tratti hanno una pendenza superiore al 10% e mettono a dura prova gambe e motore. Ma sono stato contento di appurare che l’allenamento è più che buono, tanto da consentirmi di usare la pedalata assistita quasi sempre al 45-50% e comunque solo poche volte al 55. Con la conseguenza che, al bivio delle due valli, la batteria aveva ancora una notevole autonomia. Valsavarenche poteva essere raggiunta!

Valsavara: ci siamo arrivati!

E così, sabato 4 io e Simone siamo partiti di buon mattino alla volta di Valsavarenche. Stessa strada del mio giro di prova, che dunque non descrivo ulteriormente, se non per aggiungere ­— ma è sottinteso — che al bivio delle due valli abbiamo proseguito sulla SR23 fino a raggiungere Dégioz, il capoluogo del comune.

Una volta arrivati, poiché c’era ancora tempo, volevamo spingerci ancora oltre, con l’idea di arrivare fino a Pont, al termine della strada. Ma — ormai lo sapete tutti! — in ogni viaggio la meta reale non dipende dal tempo di percorrenza, non dipende dalla stanchezza, non dipende dalle gambe… dipende dalla batteria della mia bici! 😀 Dunque, la vera decisione è stata di proseguire verso Pont fino a quando l’autonomia l’avesse consentito. E lo ha consentito ancora per quasi 5 chilometri, poco dopo l’abitato di Maisonnasse. Lì, allora, ci siamo fermati; abbiamo consumato un pranzo al sacco e poi siamo tornati indietro.

È stato un percorso parecchio impegnativo per me, dal momento che a partire da Villeneuve è praticamente tutto in salita, e dopo Introd le pendenze non scendono mai sotto il 7-8%. Però ho affrontato i 33 km dell’andata con decisione e ritmo costante; motore sempre inserito ma a potenza non eccessiva — pochi i tratti in cui ho dovuto “spingerlo” al 60%, ma mai oltre — e gambe in forma. Come sempre, poi, i panorami sono stupendi e viaggiare in bici lungo le nostre vallate costituisce ormai per me un fascino davvero forte.

Una cosa particolare di questa uscita: ad un certo punto, ho raggiunto i 2000 km da quando ho la e-bike, quindi esattamente da un anno. Non pochi, se si pensa che fino a tre anni fa ne facevo in media meno di cento all’anno! Ma è davvero divertente e salutare, quindi la passione mi ha ormai preso fino in fondo!

Dati di viaggio